venerdì 6 maggio 2011

la cenere va bagnata con le lacrime e poi stesa sul viso


ora che c'è molto spazio intorno  gli occhi mi pizzicano. e io conosco solo un rimedio.

mi spoglierò davanti allo specchio scioglierò i capelli mi guarderò piangerò senza smorfie senza dolore senza suono solo lacrime lacrime lungo il corpo braccia abbandonate non fermeranno le lacrime le lacrime rotoleranno quasi fossero valanghine che non si portano dietro niente se non polvere, quella quotidiana.

quando le lacrime saranno finite, mi rivestirò e mangerò gelato coppetta-cucchiaino (no cono per interdeci). e lo mangerò sul divano, oh no, non rannicchiata! seduta. dignitosamente seduta. gamba su piegata e gamba giu piede a pavimento. mi pulirò con il pollice che poi leccherò e butterò tutto nella differenziata. dopo aver letto bene le istruzioni , ovvio. il barattolo ha una strana consistenza, non so mai se ... carta, plastica, forse organico.
andrò a letto.

domani sarò ancora più bella, sorriderò a tutti  e tanti ricambieranno e le bandiere sventorelanno anche per me.

perchè mi sono veramente rotta i coglioni.

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