sabato 11 dicembre 2010

e smettila di fare il maestrino del cazzo con me

Riesci a capire tu un rispetto e un amore vero, incondizionato, che non chiede nulla in cambio per esistere? Riesci  a capire cosa significa essere un esempio per qualcuno? Riesci a capire che se ti dico che ci sono e ci sarò ci sono e ci sarò?  Riesci a capire che tutto questo non c’entra niente con la vita e una cosa non esclude l’altra?
E non venirmi a parlare di umiliazioni. Ma quali umiliazioni? Umiliazione è pisciarsi addosso rendendosene conto ed esser costretti  a farsi lavare dalla moglie, dal marito,  dalla badante sconosciuta e non aver la testa di Monicelli. Umiliazione è cagarsi addosso per il disagio e sapere che chi ti sta vicino si accorgerà e te lo farà notare. Umiliazione è andare a far la spesa e fare i conti a mente con i centesimi e arrivare alla cassa e scoprire di aver sbagliato. Umiliazione è essere trattati come bestie anche se dovremmo essere uomini.  Umiliazione è essere impotenti davanti ai prepotenti. 
Questo è in gioco cazzo! Un bellissimo gioco ma non c’è nulla di umiliante qui.
E lo sai che io ho solo l’intelligenza primitiva, cosa pretendi da me? Io non so nemmeno quanto fa 7 per 6, che mi incasino tutte le volte e poi … poi scopro che quella è addirittura la risposta a tutte le domande …
Ti ho chiesto in tutti i modi di scrivermi. Non lo farai mai? Pazienza, me ne farò una ragione ma non per questo penserò male di te, sei un fottutissimo genio, lo penso davvero. Non mi raccoglierai? Mi alzerò da sola, lo posso fare. Non mi trascinerò, garantito. È  a questo che servono i capelli lunghi, che ti credi? Li puoi scrollare in ogni momento e in una nuvola di schampoo guardare ancora e di nuovo avanti.  Fino a che non ti pisci addosso, ovvio. A quel punto, ti rimane ancora una finestra altissima da scalare.

E poi … un’alternativa c’è sempre:  io ho un’amica che lavora alla lacuna inc. ;)  

giovedì 16 settembre 2010

poi mi bacerai

un giorno tu ti siederai qui di fronte a me.
no, non di fronte, di fianco perchè non avrò il coraggio di guardarti negli occhi.
e ti chiederò di raccontarmi di te. tutto, dall'inizio.
e quando avrai finito e saremo vecchissimi, ti dirò, sì, ma raccontami di te. tutto, dall'inizio.
e allora capirò. finalmente.
poi mi bacerai.
o mi ucciderai.
o tutti e due che è la stessa cosa.

lunedì 19 luglio 2010

feel like going home

me ne stavo distesa sul letto ascoltando  questa canzone e invece di toccarmi ho cominciato a pensare al creatore, al fabbricatore di mondi, (argomenti diversi, ma stesso piacere).
mi sono chiesta:
se lo incontrassi domani per caso, cosa farei?
a. finta di niente, occhio basso e via andare
b. mi butterei in ginocchio e chiederei perdono
c. gli prenderei le mani e bacerei l'anello, (porterà un anello?)
d. lo bacerei in bocca, con la lingua, punto e basta.

la b e la c non sono neanche da prendere in cosiderazione. vorrei che fossa la d, ma cazzo mi sa che è la a.
spero di non incontrarlo domani per caso e tutto sommato era meglio se mi toccavo.


però io lo so, un giorno, non domani, lo incontrerò e lo bacerò in bocca. è una vita che lo aspetto.

venerdì 16 luglio 2010

when the music's over

"Volevo solo provare i confini della Realtà. Ero solo curioso di vedere cosa sarebbe successo. Tutto qui: solo curiosità" dice Jim Morrison