mercoledì 27 luglio 2011

babele

caro simon,
ci sono giorni in cui qualsiasi cosa dica, viene capita male o fraintesa o addirittura capita al contrario. eppure l'italiano è uno solo. 
poi mi viene in mente Aldous Huxley che in Le porte della percezione diceva: 'Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli... Per la sua stessa natura, ogni spirito incarnato è condannato a soffrire e godere in solitudine. Sensazioni, sentimenti, intuiti, fantasie, tutte queste cose sono personali e, se non per simboli e di seconda mano, incomunicabili. Possiamo scambiarci informazioni circa le esperienze, mai però le esperienze stesse'.

e allora mi rassereno e mi dico: e' questo. è così, non sono io che non mi spiego, non sei tu che non capisci. non sono loro teste di cazzo.

... eppure caro simon, io rimango convinta, anche se ovviamente al momento non ne ho prova tangibile, che ci siano spiriti eletti, che con sforzo e fatica si capiscono meglio di altri. ma non sto parlando del quotidiano. nel quotidiano le persone che vivono insieme si assomigliano, si sa. ho visto coniugi somigliarsi come fratelli, padroni assomigliare ai loro cani e viceversa. mai donne somigliare ai fiori dei loro balconi. fiori avvizziti alle loro dame si invece. (irregolarità della proprietà simmetrica, pare).

dicevo ... questi spiriti eletti, e con eletti non intendo certo migliori degli altri, hanno questa capacità innata, secondo me, di sentire le cose alla stessa maniera. a volte vorrei fosse facile ... tipo... ti tiro un pugno in faccia e tu senti dolore. poi tu lo racconti ad un amico e sai che ha capito perchè a parte che annuisce come i cagnolini che si tenevano in auto una volta, capito quali? ma sai che annuisce perchè si, si ricorda il dolore che ha provato quando ha preso un pugno in faccia. ovvio se la stessa cosa la racconti a braccio di ferro o a brus willis (che in tre quarti dei film che fa le prende dall'inizio alla fine ma la canottiera, dopo una lavata è ancora portabile mentre nella vita comune ti basta già settembre e l'abbronzatura che se ne va per pensare di buttarla, la canottiera intendo) ... allora la frase, il tuo racconto, perderà di significato perchè questi due ti guarderanno come un idiota e diranno: pugno in faccia? dolore? ma no, quello è lavoro. 

ecco, ora la mia domanda è questa: ma là fuori esiste una persona, cane, alieno, vegetale, insetto che sente un pugno in faccia come lo sento io? risposta:

CAZZO mi si brucia la torta. 

mercoledì 20 luglio 2011

BookCrossing

Sciakaku e Akusci sono fratelli, ma non di sangue, di colore perché i rispettivi padri sono stati campioni o così credono, di arti marziali. teste che nemmeno i maiali mangerebbero.

(io ho conosciuto solo 3 campioni, o quasi, di arti marziali. cervelli devastati dall’autocontrollo.
ma cosa cazzo ti autocontrolli? sfogati e se non sei un assassino ne vieni fuori meglio penso io no?)

insomma … sciakaku e akusci fanno tutto quello che fanno due figli di padri devastati dall’autocontrollo: devastano qualsiasi cosa.
teppisti.
ma teppisti di quelli brutti e stupidi. quelli che sfasciano le scuole a sprangate, le macchine parcheggiate a calci (che quelle in corsa non son capaci), le vecchie se gli capitano a tiro, i gatti, le giostrine dei parchi gioco, ma dopo averle usate … delle merde praticamente.

un giorno sciakaku, solo in metropolitana, per cui a disagio perché per essere teppisti figli di arti marziali bisogna essere almeno in due, sul sedile accanto trova un book e si chiede cos’è.
dopo un quarto d’ora capisce. è un book, trattatasi di libro, libro dimenticato su sedile della metro. Sciakaku allora, dopo essersi consultato telefonicamente tramite aifon con Akusci, decide di prendere il book e nasconderlo nello zaino e si presenta all’appuntamento al parco gioco dove l’aspetta akusci. i due si siedono a terra, che le panchine le hanno divelte la sera prima e cominciano a sfogliare il libro senza capire da che parte cominciare. è akusci che prende l’iniziativa: cominciamo da qui: pagina 44 …. CONTINUA

un giorno andremo a ovest

poi un giorno andremo ad ovest solo per guardare il sole al tramonto e per sorriderci di arancione.  E di notte faremo il bagno nudi nell’oceano e l'amore sulla spiaggia. Lo ascolteremo cantare, ma piano, che noi due dobbiamo parlarci.
Non sarà caldo, non sarà  freddo, non avremo fame. Non avremo mai più fame, non ci saranno i pensieri, non ci sarà la vita , il mondo, il traffico e pasolini … solo noi due, 'il cielo sopra berlino', la sabbia sotto e brividi sulla pelle.
Sarà come un bellissimo bacio, ma meglio, vedrai, io lo so.

a.s.f.y.r.a.


giovedì 14 luglio 2011

grazie

ogni tanto sento la necessità di dire grazie. per quello che sento e per quello che vedo e per come lo sento e per come lo vedo. grazie davvero. solo questo, ecco.


lunedì 11 luglio 2011

la donna al lago

e quando ti ho vista scivolare nel lago pensavo volessi bagnarti un po' i piedi. faceva troppo caldo e tu dentro il vestito rosso sembravi un angelo di fuoco. 

ho aspettato per rivederti bianca, ho aspettato perchè riprendessi a volare e ti ho guardata per ore e poi per altre ore.

adesso vorrei avere una canna, ti ripescherei, ti stringerei a me e ti direi tu vivrai, perchè so che vivrai. ecco.

venerdì 8 luglio 2011

'bisogna pur passare il tempo'

perpignan estate '34


caro simon, bisogna avere una certa dose di follia per vivere come vivi tu lo sai?

non smetterò di cercarti e di aver bisogno di te, ma tu, tu giurami che se vorrai andartene lo farai senza timore. dilaniami il cuore  non mi interessa, ma non lasciarmi ad aspettare e se te ne andrai voglio che sia per sempre e se non ti vedrò più all'improvviso, voglio sapere che sei morto.


martedì 5 luglio 2011