domenica 25 settembre 2011

un paio di anfibi, di quelli cattivi

caro simon, a mosca ci siamo stati tante volte e che freddo che freddo faceva. in altri posti siamo pure stati, ma lo stupore che ho provato e imparato in america ... inarrivabile.
stupirsi è un'arte che si impara lo sai? e non si impara dai bambini, anzi! i bambini lo imparano se glielo insegni tu. giorno dopo giorno, con attenzione.
i bambini si danno spiegazioni fantascientifiche e gli par normale. ma un tramonto incandescente non è normale! devi mollare quello che stai facendo e guardare in silenzio. 

anni fa, parecchi anni fa avevo un paio di anfibi, di quelli cattivi, ma erano pieni di fiori di tutti i colori. quell'anno sono stata in america .
mi fermavano per strada (sta succedendo di nuovo), volevano sapere dove li avessi presi, volevano sapere tutto e non avevano paura di chiedere, di parlare e l'espressione sui loro visi era bellissima. dico davvero, 'o mai good, o mai good', con occhi pallati. 
quell'anno o era l'anno dopo? mi trovavo là quando è uscito il film indipendence day. siamo andati a vederlo per 'provare' un multisala.
l'inglese non lo so per cui capivo niente, ma quando ha parlato il presidente ho pianto tantissimo. mi son guardata intorno. piangevano tutti. gli unici a non farlo erano i coglioni degli amici miei.
io, un'americana tra di loro.
per punirli li ho costretti a vedere le 10 cadillac infiate nel terreno e il termometro più alto del mondo e svariati musei del credici o no e ... volevo anche il supergomitolo, ma mi han detto che quello è un videogioco. (o almeno questo è quello che ho capito io!)
dire oh non è da ebeti, significa sentire le cose. le cose piccole. per lo più le cose gratis. dire oh significa riuscire a dare il giusto peso.
lo stupore: insegnamolo ai bambini.


venerdì 23 settembre 2011

otto nel caricatore e uno in canna

ci sono film capolavori che si dimenticano e film sgangherati che si ricordano. come le persone.


lunedì 19 settembre 2011

ci son cose che

caro simon
ci sono cose che io davvero non capisco. la mia testa non riesce a contemplarle, mi sfuggono, le vedo ma non le comprendo. ma non sono teoremi complicati (che quelli non mi ci metto neanche), nè filosofie orientali o  arti marziali o chissachè, sto parlando della vita di tutti i giorni.
tipo: esiste un mondo là fuori fatto di persone, anche belle di cui io non mi sono accorta mai. in giro ci sono dee con occhi blu e uomini con occhi anche loro, barbe, capelli ... e mi domando ma da dove vengono fuori? ieri non c'erano.
così come non capisco come possa esistere un mondo fatto di case e cose sulla strada per perpignan. è vero, sono metodica. faccio sempre la stessa strada, non mi piace cambiare asfalto, ma ogni tanto capita: deviazioni, cene, pranzi, inviti ... e mi ritrovo a far vie mai viste prima. e mi domando ...di qua? di qua si va da qualche parte davvero? ed è ancora mondo? è ancora vita? cioè qualcuno qui ci vive, lavora, ci fa l'amore. e la risposta è si. pazzesco! del resto io ancora non sono convinta che la terra sia tonda, si si ce lo dicono, i mappamondi, le traiettorie, le latitudini, l'orizzonte, ma ... ci dicono tante di quelle cose ... e poi quei poveri australiani, tutto il giorno a testa sotto. mah! per non parlare poi delle stelle, luna sole e tutto quello che sta là sopra appeso!
schiocco di lingua
ma quello che veramente in assoluto non riesco a capire è come fra tutti gli italiani malati terminali, non esista nessuno disposto a immolarsi per la causa. ma non perchè lo giudico immorale, o pervertito, o presuntuoso e patetico, che si lo giudico immorale, pervertito, presuntuoso e patetico, ma fondamentalmente non me ne frega un cazzo di lui. non sopporto che sia convinto e riesca a convincere, che i soldi comprano qualsiasi cosa. i soldi comprano tanto, indubbiamente, ma non tutto. pensa solo a questo: se hai tanti soldi puoi avere tutti i libri del mondo, ma non ti servono a un cazzo se non li leggi!
italia, capiscila questa cosa.



venerdì 16 settembre 2011

#FF venerdini.

caro simon,
io non faccio mai FF perchè non mi sembrano necessari ma nei giorni scorsi ho superato la fase a) quella dei numeri e ho deciso che twitter mi piace parecchio e anche jack, il suo inventore e anche i frequentatori e quindi, visto che mi piace tutto, accetto le sue regole. si fanno gli ff di venerdì? e facciamoli allora! vado in ordine sparso. d' importanza solo all'inizio:

# FF a:

@fperronecapano perchè lui fa parte dell'italia bella, quella in cui mi piace vivere. tra l'altro sa un sacco di libri e li ha pure letti. chiedete e vi consiglierà. :-) 

@alicepssc perchè è gentile, attenta, sensibile, non esagera mai e sa la parsimonia :-) se sei nei guai può aiutarti ad averne di meno. 
@nessun_dorma perchè è un uomo libero e quindi pericoloso. sa far incazzare, ma anche no ed ha l'avatar più bello di tutti.

@orporik perchè è il mangiafuoco dei numeri, il trampoliere della matematica, l'artista di strada della scuola e non gliene frega un cazzo di interagire :-) 

 
@silvertongue77 perchè sa tutte le calli, i ponti e i tatuaggi di venezia. e venezia è bellissima.

@Comeprincipe perchè è antipatico ma ha un cervello che corre velocissimo. irraggiungibile. impossibile non seguirlo, trasuda gocce di bellezza.

@staserabrodino perchè per noi settenni un pediatra fa sempre comodo. inoltre a lui piace spiegare. magari è la volta che ci capisco.

@Phil0s0rapt0r perchè visiona da 8 anni non so cosa, prima no, faceva altro.  possiamo chiedergli musica. ce l'ha in testa.

@Il_Capomastro perchè fa gli effeffe più belli del mondo. aspetto il venerdì solo per leggerli. è bravissimo, il re degli FF
@TigerLilys_ perchè è la zia che tutti vorremmo. maschia e diretta. anche se mi sta sul cazzo perchè non mi segue.

@marcoarchetti perchè è uno scrittore vero, bravissimo, un bel treno sul quale salire. credo che dovremmo leggerlo tutti.
@RubinoSegreto perchè sa sorridere e fa un bel gioco di squadra.
@donatigab perchè come da le notizie lui ... il mondo sembra meno sporco.

chiudo così, con un FF a @bobbycarnuti che non c'è più da tempo, ma diosantissimo@ mi faceva ridere sul serio.

e così, tanto per dire, è ovvio che ringrazio chi mi ha risposto e penso che chi non lo ha fatto sia un po' stronzo, ma pur sempre uno stronzo ammirevole. buonanotte.



giovedì 15 settembre 2011

il funerale? ma no nonnina, twitta!

'ho da parte solo i soldi per il funerale'.
'si, ma che funerale ha in mente lei?'
'eh non so ... il solito'
'tipo quello dell'anno scorso?'

panico terrore raccapriccio.

per cui signor twitter vediamo di capirci: io la stimo molto e la ringrazio veramente tanto per aver inventato questa cosa bellissima che è twitter appunto, ma ora però, dovrebbe concentrarsi sui nonnini. inventi qualcosa di semplice per loro, di economico, magari vocale. lo faccia signor twitter, li aiuti a cinguettare e a sentirsi meno soli e a sopravviviere a loro stessi.
o almeno ... gli regali un cane.

hanno così tanto tempo libero e una gran voglia di raccontarsi.

lei può. così io mi sentirò meno nuvola e dio santissimo la smetterò di piangere quando vedo questo video che poi non è neanche un video ma è un film.


lunedì 12 settembre 2011

del vento e della pietra.

tanto ti abbiamo avuto, tanto ti hanno avuto. se non ritornerai, avranno vinto loro.



lunedì 5 settembre 2011

la potatura

io sono attratta dagli oggetti, dalle cose, mi circonderei di cose, ma non voglio esserne posseduta, nè voglio essere schiava di niente.
se devo partire domani, voglio sapere di poter partire a mani vuote, ed è così.

per questo esistono per me i giorni della potatura. giorni di grande sofferenza, ma salutari e necessari.

una volta raccoglievo e tenevo tutto, passavo la vita ad accumulare ricordi. mi servivo degli oggetti per farlo, fotografie, musica, libri, sassi, oceani, piume, uova, binari, lettere, ma anche vestiti, scarpe, maglioni. tenevo tutto per ricordare.

poi ho cominciato a lasciar andare.

le lettere le ho bruciate tutte insieme alle parole. I libri li ho regalati e le fotografie buttate.
una volta ho venduto la casa con tutto dentro, gli acquirenti la volevano così com’era e io non ho avuto niente da obiettare.
mi piace la mia vita, mi piace questo senso di non appartenenza.

e alla fine … se penso a ciò che è stato … non ho perso proprio niente. nemmeno una persona.

sabato 3 settembre 2011

'se mi scrivi dolcemente' (cit.)

se dovessi scriverti una lettera lo farei con questa mano.
prenderei la stilografica e lentamente, molto lentamente scriverei sulla pelle
caro amore mio.
ti chiederei poi di leggermi di notte, quando il buio acceca e le pupille si dilatano. dovresti portarmi a letto, leggere piano, a voce bassa, quasi sussurrando, seguire le parole con il dito.
le parole più belle, quelle d'amore, le scriverei sul bianco segno lasciato dal costume. luci e ombre, respiri e  riflessi. ambra e candore. voglia e  parole.
contrasti.
carezze.
dolcezze.
musica.

lavami adesso e facciamola finita!
fammi godere e saprai le cose importanti, quelle che  ho sempre tenuto in bocca.