lunedì 19 settembre 2011

ci son cose che

caro simon
ci sono cose che io davvero non capisco. la mia testa non riesce a contemplarle, mi sfuggono, le vedo ma non le comprendo. ma non sono teoremi complicati (che quelli non mi ci metto neanche), nè filosofie orientali o  arti marziali o chissachè, sto parlando della vita di tutti i giorni.
tipo: esiste un mondo là fuori fatto di persone, anche belle di cui io non mi sono accorta mai. in giro ci sono dee con occhi blu e uomini con occhi anche loro, barbe, capelli ... e mi domando ma da dove vengono fuori? ieri non c'erano.
così come non capisco come possa esistere un mondo fatto di case e cose sulla strada per perpignan. è vero, sono metodica. faccio sempre la stessa strada, non mi piace cambiare asfalto, ma ogni tanto capita: deviazioni, cene, pranzi, inviti ... e mi ritrovo a far vie mai viste prima. e mi domando ...di qua? di qua si va da qualche parte davvero? ed è ancora mondo? è ancora vita? cioè qualcuno qui ci vive, lavora, ci fa l'amore. e la risposta è si. pazzesco! del resto io ancora non sono convinta che la terra sia tonda, si si ce lo dicono, i mappamondi, le traiettorie, le latitudini, l'orizzonte, ma ... ci dicono tante di quelle cose ... e poi quei poveri australiani, tutto il giorno a testa sotto. mah! per non parlare poi delle stelle, luna sole e tutto quello che sta là sopra appeso!
schiocco di lingua
ma quello che veramente in assoluto non riesco a capire è come fra tutti gli italiani malati terminali, non esista nessuno disposto a immolarsi per la causa. ma non perchè lo giudico immorale, o pervertito, o presuntuoso e patetico, che si lo giudico immorale, pervertito, presuntuoso e patetico, ma fondamentalmente non me ne frega un cazzo di lui. non sopporto che sia convinto e riesca a convincere, che i soldi comprano qualsiasi cosa. i soldi comprano tanto, indubbiamente, ma non tutto. pensa solo a questo: se hai tanti soldi puoi avere tutti i libri del mondo, ma non ti servono a un cazzo se non li leggi!
italia, capiscila questa cosa.



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