lunedì 5 settembre 2011

la potatura

io sono attratta dagli oggetti, dalle cose, mi circonderei di cose, ma non voglio esserne posseduta, nè voglio essere schiava di niente.
se devo partire domani, voglio sapere di poter partire a mani vuote, ed è così.

per questo esistono per me i giorni della potatura. giorni di grande sofferenza, ma salutari e necessari.

una volta raccoglievo e tenevo tutto, passavo la vita ad accumulare ricordi. mi servivo degli oggetti per farlo, fotografie, musica, libri, sassi, oceani, piume, uova, binari, lettere, ma anche vestiti, scarpe, maglioni. tenevo tutto per ricordare.

poi ho cominciato a lasciar andare.

le lettere le ho bruciate tutte insieme alle parole. I libri li ho regalati e le fotografie buttate.
una volta ho venduto la casa con tutto dentro, gli acquirenti la volevano così com’era e io non ho avuto niente da obiettare.
mi piace la mia vita, mi piace questo senso di non appartenenza.

e alla fine … se penso a ciò che è stato … non ho perso proprio niente. nemmeno una persona.

Nessun commento:

Posta un commento