domenica 16 ottobre 2011

esco con l'auto e guido

caro simon
a volte penso di dover cambiare rotta perchè anche  dondolandomi, per quanto forte io spinga, so che non toccherò mai le stelle.
poi ripenso alla prima volta che ti ho visto da molto vicino.
eri lì ad aspettarmi.
imbarazzato ma facevi finta di no. ho fatto finta anch'io di no. anche tu, anche io.

temevo i fiori.

tutti gli uomini mi hanno regalato fiori, senza sapere che a me i fiori non piacciono, non quelli raccolti almeno. e poi non ho mai saputo come tenerli, dove appoggiarli. mi piacciono tantissimo solo i fiori di loto. di quelli si che vorrei riceverne un mazzo.

tu invece avevi un libro in mano. ci siamo baciati come se il mondo dovesse finire domani e in un certo senso il mondo doveva finire domani.

'è per te. aprilo solo quando sarai sul treno'. l'ho messo in borsa appena in tempo perchè poi
è cominciato a piovere fortissimo. è sempre piovuto fortissimo con te.
il giorno dopo mi hai accompagnata alla stazione ma eravamo già lontani.
ho aspettato che uscisse il sole prima di aprire la borsa.

nessuna dedica. solo ... qua e là erano sottolineate delle lettere.

non ce l'ho più quel libro.

apro l'armadio e vedo le pinne.
non ho mai avuto il coraggio di indossarle per la strada, ma a volte, quando piove di notte le metto, ed esco con l'auto e guido.

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