domenica 6 ottobre 2013

fortuna

e poi leggi un libro che ti lavora dentro.
non bello, non capolavoro,
solo               indimenticabile.
un libro virus, un libro malattia che ti corrode come acido.
e ti capita di leggerlo in un giorno in cui il corpo decide di ribellarsi,
di stare male e di fare schifo.
e quel libro diventa parte di quell'insonnia e di quel dolore.
fisico finalmente.
e ogni crampo è un taglio, ogni crampo una pagina.

credo che per farsi un tatuggio ci voglia coraggio.
non sto parlando di tatuaggi fatti per moda.
(per me la moda non è mai esistita).
parlo di tatuaggi che ti segnano la vita
di quelli che hanno un senso e che attendi una vita prina di farteli
perché sai che per un'altra vita li avrai addosso
e faranno parte di te
e parleranno di te
e tu parlerai di loro
e ti ricorderai perché

ecco ci sono libri che sono tatuaggi.
che ti scrivono dentro,
che non si vedono ma tu li sai.
potranno bruciare mondi,
vite, persone e ricordi,
potrà finire ogni cosa
ma quelle parole rimarranno:

inchiostri indelebili sul corpo.

ecco, io ho letto un libro così. fortuna no?

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