domenica 1 aprile 2012

'quella' cosa.

era inverno e al bar della spiaggia c'era pochissima gente.
impossibile sfuggirsi.
ogni giorno io arrivavo, mi mettevo allo stesso tavolino, stessa ordinazione, stessa posizione e  guardavo lei arrivare, la ragazza.
la ragazza aveva quell'età che fa male a vedersi se non sei più tu ad averla. una bellezza raffinata e disarmante. lei mi salutava e timida si sedeva e timida ti guardava e timida leggeva.
un libro sempre diverso.
di fronte a me ti mettevi tu, giovane e splendido.
leggevi il giornale e ti guardavi in giro.

e il tempo passava in quell'immobilità assoluta.

nessuno sa il perchè a volte fai una cosa senza pensare.
magari pensi sempre, tutto il giorno, a un sacco di cose, anche a cose inutili e poi a un certo punto ... fai 'quella' cosa che ti cambia la vita per sempre.

così mi sono alzata, sono venuta da te, ho appoggiato un braccio al tavolino e mi sono sporta di molto per parlarti all'orecchio.
troppa vicinanza per due sconosciuti.
'va' da lei e baciala' ti ho detto.
mi hai afferrato il polso e fissandomi mi hai risposto:
'è te che voglio'
'nessuno può avermi'
'io sì, siediti!'
volevo andarmene.
volevo farlo, ma sono rimasta.
per i tuoi occhi blu.

non si possono guardare gli occhi blu.
troppo simili al mare o al cielo. è impossibile non perdersi.

siamo usciti insieme e ti ho portato a casa mia.
mi hai fatta stendere sul letto, mi hai baciata, accarezzata, ti avevo dappertutto ...
io nuda e tu ti eri tolto solo il giaccone.
ero appagata. 
e volevo dirtelo e invece ti ho chiesto se lo facevi per soldi.
'ti amo'
era la prima volta che lo sentivo con la tua voce.
ti sei spogliato e ti sei addormentato subito.
mi sembravi normale, allora ti ho scritto un biglietto:
'dovevi andare da lei. chiudi bene quando te ne vai'
sono uscita a passeggiare, ho allungato e allungato e allungato per darti il tempo di svegliarti e di andartene. per essere sicura di non trovarti al ritorno.
e invece c'eri e avevi preparato la cena.

'non c'era niente in frigo. mangi male e bevi troppo'
'non sono affari tuoi'.
'sì invece'.
mi irritavi.
mi hai chiesto perchè continuavo a trattarti così e allora ti ho chiesto dove saresti andato dopo e tu hai sorriso.
e ho capito che non avrei mai potuto amarti mentre intanto ti amavo già.



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