venerdì 18 maggio 2012

ieri ho saputo che c'è una buona probabilità che io da vecchia possa diventare cieca.
pazienza.
adesso allora io devo passare il mio tempo ad incantare tutto quello che vedo,come fossi una giapponese a venezia o un twitterista su instagram.

intanto so come sarà la mia casa:
vicino al mare.
coloratissima fuori.
e dentro ci sarà una parete completamente ricoperta di cornici. dal soffitto al pavimento per tutta la lunghezza. cornici tutte diverse tra loro con dentro foto di scrittori.
al centro ... la foto dell'ombra della ruota di una bici,  in bianco e nero.
si vedranno i raggi con attaccati i pezzi di una cartolina strappati e tenuti vicino con le mollette del bucato.

ci sarà la mia altalena e in sala una panchina di pietra.
una vecchissima panchina di pietra.
(a ricordare il tempo che ti ho dovuto aspettare).
e poi ci sarà un albero.
e le luci.
e le decorazioni.
e sarà ogni giorno natale.
e tutte le luci della casa saranno gialle.
anche nell'atrio, anche nel bagno. anche in cucina.
come in austria.

e ti verrò a cercare e ti chiederò di vivermi accanto e ti chiederò:
sono già accese le luci?
e tu dirai sì.
e io saprò che è no,
ma fingerò di crederti,
solo per permetterti di farmi ancora del male.

e invecchieremo solo due o tre gradini sopra (o sotto) la follia.


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